Il segreto di Angela – Francesco Recami

Forse conoscete già Recami. Io l’ho incontrato con “la casa di ringhiera” e mi ha subito conquistata con la sua ironia – ed io all’ironia non resisto – a volte graffiante ed a volte sorniona. E poi con l’ originalità di scegliere dei protagonisti non convenzionali sia per indole che per età.

Ne ” Il segreto di Angela ” ritroviamo gli stessi personaggi che abitano la casa di ringhiera milanese : l’Amedeo Consonni , tappezziere in pensione, appassionato di delitti e investigatore quasi per caso. Il Luis, al secolo Luigi De Angelis, 83 ed una passione sfrenata per le automobili veloci (orgoglioso proprietario di una BMW roadster argentata). Infine la protagonista assoluta di questo romanzo cioè Angela Mattioli, ex professoressa di lettere al liceo, con passato un po’ misterioso che da sempre suscita la curiosità del vicinato.

Perché Angela vive con una certa agiatezza senza avere apparentemente alcun reddito, dopo avere lasciato il lavoro ben prima dell’età pensionabile. Ma il passato di Angela nasconde un segreto molto più grande di quello che i vicini possono immaginare e da cui origina la nuova vita che ha intrapreso dopo aver divorziato dal marito ed essersi trasferita nella casa di ringhiera. Col tempo il rapporto con Amedeo si è fatto più intenso e i due hanno ora una relazione osteggiata dalla figlia di lui che teme di perdere il proprio diritto all’eredita’.

Per l’affetto che li lega Angela decide di condividere il proprio segreto con Amedeo e, dopo aver tentato inutilmente di parlargli, mette per iscritto i propri ricordi e glieli consegna. Ma il manoscritto, letto con incredulità dall’ingenuo Amedeo, finisce nelle mani sbagliate e comincerà quindi una serie di equivoci veramente gustosi. Per non parlare del racconto di Angela. E infatti non ne parlo se non per dire che si tratta di una vicenda tanto assurda quanto spassosa che porta la professoressa, donna infelice alle prese con le fatiche del quotidiano, a tramutarsi, suo malgrado, nella protagonista astuta e disinvolta di un evento di cronaca nera.
Tra rapimenti , travestimenti ed inseguimenti si ride e ci si appassiona. Chi condivide un po’ la sorte di Angela – moglie sempre in difetto, madre inadeguata, lavoratrice frustrata – si prenderà con lei delle belle rivincite. E visto che c’è un po’ di lei in tutte noi, il suo successo c’è la rende ancora più simpatica. Ma il merito va all’autore che si prende gioco benevolmente dei suoi personaggi, caratterizzandoli fortemente senza per questo farne delle macchiette. Un plauso poi alla sensibilità di Recami che sa rendere perfettamente credibili i suoi personaggi sia maschili che femminili. A volte infatti è facile riconoscere dalla scrittura se l’autore sia donna o uomo più per i difetti del testo che per i pregi. In questo caso invece si ha l’impressione che ogni personaggio abbia una sensibilità perfettamente coerente per sesso, carattere e vissuto.
È poi la storia è autenticamente divertente, piena di colpi di scena e di verve.
Insomma un libro che si legge molto piacevolmente, rischiando che la curiosità per la vita degli abitanti della casa di ringhiera diventi una vera dipendenza.

Sellerio editore Palermo
Romanzo ( giallo)
298 pagine
ISBN 88-389-3065-1

3 pensieri su “Il segreto di Angela – Francesco Recami

  1. La storia di questo libro è improbabile e sconnessa, i personaggi sono spesso banali, eccetto la protagonista, che è fin troppo originale e compie gesta discutibili e a volte senza una traccia di buon senso. Inoltre i suoi pensieri avvelenati (che più che pensieri non sono più che badilate gratuite di insulti) su tutte le persone che le stanno attorno ne riflettono la sua mediocrità. Sul finale ci si rende conto di quanto sia sciatto e inconcludente, in quanto si ha appena letto una storia che non sta in piedi e che non lascia altro che voglia di non assomigliare in niente in questa “eroina”

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    1. Marcello, il tuo mi sembra un giudizio decisamente troppo severo! Che mi sia lasciata sviare dal meraviglioso mare di Sardegna, dalla buona compagnia…dall’aperitivo? Certo non parliamo di una pietra miliare della letteratura …ma un po’ di leggerezza ogni tanto trovo che non guasti.

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